Matelica si può amare o odiare, la ama chi ci è nato, la ama chi ci ha vissuto per tanti anni e poi è partito, la ama chi l’ha conosciuta per amore e poi non se ne è più andato. Matelica si ama, ma purtroppo qualcuno la odia e allora viene “abbandonata”. Matelica va presa a “PEZZI E BOCCONI”, va assaporata a poco a poco magari gustandosi un buon bicchiere di vino (o vicchiere de vinu) e un po’ di ciauscolo (ndr. ciausculu), a parte questo cenno enogastronomico, Matelica va “gustata” e apprezzata in ogni sua sfaccettatura. Purtroppo da qualche mese ho notato, e non solo io, qualche segno di abbandono a se stessa. Sicuramente questo mio pensiero verrà usato e strumentalizzato politicamente, forse non lo leggerà nemmeno nessuno, ma io sento di farlo e poi PAZIENZA ( ndr. romanesco “a chi ce rosica!”) se qualcuno si risentirà di quanto scritto, per fortuna viviamo ancora in un paese democratico e libero. Matelica è abbandonata a se stessa e sta perdendo quel posto di riferimento che in tanti anni si era ritagliata nel territorio, “l’estate matelicese” è solo l’ultimo esempio di questo abbandono, ci si nasconde un po’ dietro ai tagli dei fondi per le attività culturali e quei pochi fondi a disposizione vengono spesi per manifestazioni di altissimo valore culturale (1 metro e 80 di cultura?). Non ci sono più i giochi dedicati ai bambini durante l’estate, la stagione dialettale estiva è al limite della stagione ( solo 3 spettacoli), non ci sono più eventi come i concerti, è sparita dalla circolazione Musica dalla Scuola, qualche altra manifestazione è stata presa e fatta da alcuni comuni vicini. C’è stato tutto un putiferio per i Dinosauri, poi? Possibile che stiano li a prende acqua e sole senza fare qualcosa di particolare. E’ dura fare le attività senza i soldi, ma per trovare i soldi bisogna anche girare per sponsor, enti e presentare progetti, richiedere a fondazioni o partecipare a bandi. SVEGLIAAAAA, bisogna alzare il sedere dalla scrivania, altrimenti so tutti bravi ad amministrare.
Ps. come al solito scusate i discorsi contorti 🙂